LUMIX DMC-FZ2000: la bridge che strizza l'occhio agli appassionati

Pubblicato il 22/05/2020

Topic: Fotografia

Per qualcuno sembrerebbe uno scivolone in basso, da fotocamere con obiettivi ad una fotocamera con superzoom che ad un certo punto usa pure lo zoom digitale...

Bhè c'è da dire che non tutti hanno la voglia e la passione di portarsi dietro un set di minimo 3-4 obiettivi dal peso di non meno di mezzo chilo l'uno. Le fotocamere bridge si rivolgono a mio avviso proprio a quei fotografi che vuoi per il portafoglio, vuoi per il peso, vuoi per la comodità non vogliono/possono portarsi dietro un armamentario di peso.

 

DESCRIZIONE

https://www.panasonic.com/it/consumer/fotocamere-e-videocamere/compatte-fotocamere/bridge/dmc-fz2000.html

 

Partiamo dal listino: 899,99€

Qui già ci si divide tra chi urla allo scandalo di un prodotto costoso (perché è una bridge) e tra chi invece effettivamente la guarda come un prodotto estremamente interessante.

Il fatto è che se ci approcciamo col dire che “il mio ultimo obiettivo da solo pesa di più e costa xyz”; stiamo errando, con la consapevolezza di sbagliare... lo so anch'io che il mio 180 macro costa di più e pesa di più... quindi evitiamo di dire banalità concentrandoci su cose che contano. Alla fine dei conti, guardando le foto, non ci si può lamentare più di tanto... anzi!

 

Quello che dapprima colpisce l'occhio è una lunghezza focale che su FF andrebbe da 24 a 960. In effetti ci troviamo davanti ad un 8.8-176, che permette di scrivere sul barilotto dell'obiettivo la dicitura 24-480, che è poi la dicitura che ci accompagnerà quando fotografiamo. Onestamente parlando avrei dovuto mettere una lunghezza focale massima di 1920mm, ma è anche vero che questa si raggiunge col massimo zoom digitale che è in pratica un x4 e che Panasonic stessa alla fin fine consiglia tramite l'Intelligent Zoom di non andare oltre il x2.

 

Questa funzione la trovo interessante, diciamo che dà un limite accettabile a chi è proprio digiuno di fotografia, e rischierebbe di andare ad usare metodicamente il massimo zoom digitale, quando invece sarebbe sconsigliabile.

L'apertura massima è di f2.8, ma si mantiene solo a 24mm, a 25mm passa a f2.9, a 43 si passa a f3.5, a 250 invece si ha f4.5. La minima apertura invece si assesta a f11, in pratica più che benevola per azzardare qualcosa in più della classica foto da scampagnata.

 

Il Diaframma è a 9 lamelle e la struttura interva vede l'uso di 16 lenti, di cui 4 in vetro ED, in 11 gruppi.

 

Tuttavia questo obiettivo non raggiungerebbe tali lunghezze nemmeno con un sensore micro 4:3; il rapporto focale tra la LUMIX DMC-FZ2000 ed una FF è infatti di 2,72x. Ci troviamo infatti di fronte ad un sensore con formato 3:2 da un pollice. I 20Mpx infatti li si sfrutta solo in questa modalità ma per via delle ridotte dimensioni si ottiene un fattore di crop assai elevato.

 

Gli ISO godono, come per le altre macchine Panasonic, di due funzioni: Extended ISO, che permette di lavorare da 80 a 25600ISO; e gli incrementi a 1/3EV che permettono una scelta decisamente migliore.

 

Le altre funzioni sono le classiche: compensazione della diffrazione; stabilizzatore, che ovviamente vi permette di scattare con maggiore sicurezza a mano libera; Intelligent Dynamic, che permette di aggiustare automaticamente l'esposizione ed il contrasto; Intelligent Resolution, che aiuta ad ottenere foto più a fioco, Intelligent HDR ed HDR (per chi non scatta in impostazione automatica) che permettono di aumentare la dinamica di una fotografia; e Highlight Shadow che permette di fare un minimo di postprocessing già allo scatto.

 

Di norma qui mi scaglio sul classico cavallo di battaglia circa l'importanza di imparare a scattare in manuale e che la maggior parte di queste funzioni sono più utili nel creare video che nel creare fotografie. Tuttavia è anche vero che qui siamo davanti ad una bridge, che non per forza andrà in mano ad appassionati. Perciò è anche giusto che la tecnologia aiuti chi cerca una buona macchina senza pretese da fotografo.

 

Nonostante ciò non credo che la LUMIX DMC-FZ2000 vada sottovalutata perchè la cura costruttiva, come abbiamo visto con l'obiettivo, è notevole e nelle mani giuste può tranquillamente regalare scatti importanti. L'ergonomia e l'ingombro infatti non inseguono alcuna velleità di design, ma una granitica affidabilità e velocità d'uso. Impugnatura salda, ghiera per lo zoom e ghiera per la messa a fuoco manuale direttamente sull'obiettivo, c'è anche la possibilità di usare la levetta, ma consiglio spassionato: lasciate stare.

Inoltre sono presenti ben 4 ghiere: due sono a rotazione continua e gestiscono separatamente apertura e tempi, se in manuale, la più grossa permette di navigare nei menu e nelle selezioni; le due più vistose invece permettono di selezionare la modalità d'uso o di scatto.

Interessante la presenza della leva che permette di passare manualmente da un tipo di messa a fuoco all'altro; cosa che è assai utili agli appassionati.

Insomma costruttivamente parlando il corpo non ha nulla da invidiare, a livello di ergonomia e funzioni, ad un corpo più professionale

 

Tuttavia concludo con l'elemento di maggior pregio: il mirino con modalità di messa a fuoco manuale. Non mi stancherò di ripeterlo, ma la messa a fuoco con assistente è preziosa: soprattutto se siete abituati ad un mirino ottico.

 

COMMENTI PERSONALI

Bhè il primo commento che mi viene da fare è che in circa 1kg c'è veramente tanto e la LUMIX DMC-FZ2000 è una macchina veramente divertente da usare e la sua usabilità in manuale non fa rimpiangere macchine dirette ad un pubblico decisamente più esigente.

Divertente ed interessante anche lo zoom digitale, per lo meno finché si assesta entro i 2x, andare oltre potrebbe ingolosire, ma consiglio di usare con intelligenza e parsimonia la funzionalità. Le foto con iZoom sono infatti ancora largamente usabili, semmai per ottenere un filo di focalizzazione in più usate il crop dato dall'usare il sensore in modalità 4:3; riuscireste a guadagnare qualche mm in più senza perdere eccessiva profondità, intelligibilità e piacevolezza dello sfondo. Tuttavia ricordate che avete a disposizione la bellezza di 20Mpx, che non sono per nulla pochi e qualora desideraste un ingrandimento maggiore, se volete evitare di perdere lo sfondo potrete tranquillamente croppare. Come vedremo dalle foto tuttavia ci sono delle condizioni di utilizzo che possono far mantenere una buona qualità complessiva, nonostante l'uso dello zoom digitale.

Forse un po' pochi i diaframmi, ma la presenza di f8 ed f11 permettono di sperimentare una macro senza doversi discostare in modo particolare dai canoni della macrofotografia. Tuttavia i diaframmi da 12.8 a f11 sono un buon range per chi intende la fotografia nella sua accezione più popolare: foto ad amici e parenti e a qualche paesaggio vacanziero.

 

 

PRO VS CONTRO

A conti fatti direi che i contro sono per lo più legati al voler andare oltre la fotografia popolare: la LUMIX DMC-FZ2000 permette molto, ma questo molto potrebbe non essere abbastanza. Nella macrofotografia ad esempio mancano chiusure maggiori, come anche nella paesaggistica... tanto per fare due esempi.

I pro invece sono per lo più legati al rapporto qualità/prezzo/funzionalità che permettono a chi non può, o non vuole, un sistema composto da corpo + N obiettivi, ma che vuole comunque poter fare degli scatti interessanti.

Gli stessi pro che mi fanno dire che può essere un pezzo interessante anche per chi vuole iniziare a fare sul serio.

La LUMIX DMC-FZ2000 è sicuramente in bilico tra due mondi: da una parte è il sistema definitivo per chi cerca una macchina fotografica automatica, o con molte automazioni; dall'altra è il trampolino di lancio nel mondo della fotografia.

Personalmente l'ho provata in tutte le modalità, ma in effetti gli scatti migliori sono quelli in full manual, a riprova non tanto che la fotografia la fa chi preme il pulsante, quanto della bontà di base della LUMIX DMC-FZ2000.

Infatti; anche considerando la macrofotografia e la paesaggistica si riesce a fare qualcosa di interessante. Magari non è proprio una macro 1:1 ma in laboratorio hanno fatto i conti giusti: soprattutto quando si va ad usare la lunghezza focale di 72mm, se non è 1:1, poco ci manca. Idem in paesaggistica, il grandangolare non sarà un 15mm, ma un 24mm è più che sufficiente considerando che spesso, quando andiamo a vedere queste focali, il prezzo della LUMIX DMC-FZ2000 è inferiore al prezzo di un solo obiettivo.

 

Insomma diciamo che chiesi la LUMIX DMC-FZ2000 più per i lettori che per interesse... ho dovuto ricredermi.

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Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Una bella giornata di sole e lo zoom digitale limitato a 2x permette di ottenere un'ottima immagine, la distanza è anche maggiore a quella della prossima foto, ma lo sfondo non è lontano dal soggetto.
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Pochi secondi dopo, ma in questo caso lo sfondo è a qualche km di distanza... la foto è ancora godibile, ma lo zoom digitale perde sulla distanza. Scegliete bene quando usarlo, è comodo ma occhio!
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Il grandangolo è ampio e poco ha da invidiare in ampiezza ad un 24mm, qualche difetto, tranquillamente eliminabile in postprocessing causato più dalla dimensione del sensore che da altro.
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Ottima anche per gli animali, ma non volevo avvicinarmi oltre, lo zoom 2x è ottimale anche in queste situazioni
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Nelle macro più spinte si perde molto, soprattutto se la luce non è ideale, ma consolatevi con altre macro... daltronde l'1:1 si fa anche con obiettivi che da soli costano la metà della LUMIX.
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
In questa macro non si ha un estremo dettaglio, ma con una buona luce qualcosa di lavorabile si ottiene.
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Stiamo lontani, non è macro nel senso stretto del termine, ma intanto ci si allena
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Dimentichiamo di lavorare oltre ISO 1600 , i risultati sarebbero dominati dal rumore.
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
Insomma abbassate gli ISO ed aprite il diaframma o se potete allungate i tempi che il rumore è una brutta bestia!
Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli