ARCAM irDAC-II UN PICCOLO GIGANTE

Pubblicato il 24/05/2018 - Ultimo aggiornamento: 23/05/2018

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

“Un Piccolo Gigante”: non ci si faccia trasportare troppo dal titolo, non è un cosiddetto ammazzagiganti, è semplicemente un DAC che in dimensioni quasi tascabili può senza troppe preoccupazioni essere considerato il migliore di questa categoria.

DESCRIZIONE

ARCAM aveva già stupito col suo irDAC al tempo del suo lancio (nel 2013): un piccolo DAC che offriva prestazioni di qualità elevata e considerato a lungo un best buy.

Questa seconda versione in comune col primo ha solo due elementi: è prodotto da ARCAM ed è dotato di sonorità di ottima qualità.

Le dimensioni, riportate nelle caratteristiche tecniche, sono decisamente ridotte e permettono il suo posizionamento praticamente in qualsiasi luogo: in una saletta dedicata, in una sala affollata o anche su una scrivania dedicata al computer.

Non è dotato di piedini, ma è interamente rivestito da un sottile strato di gomma che lo isola leggermente dalle vibrazioni, oltre a renderlo elegante e leggero al tatto.

Rispetto al predecessore il frontale è ingentilito da forme più arrotondate, oltre ad essere arricchito da un’uscita per cuffie e da 4 pulsanti superiori, di cui due utili alla selezione dell’input desiderato, e due utili al controllo del volume. Tuttavia il controllo è reso più comodo e completo dal controllo remoto tramite cui si può non solo selezionare l’input, ma anche controllare il volume, mutare il DAC e navigare nella playlist.

Sul posteriore troviamo invece ben 5 input digitali: USB type B, due coassiali e due ottici, oltre all’antenna bluethooth. Inoltre oltre alle classiche uscite di linea sbilanciate trovano posto anche due uscite sbilanciate a voltaggio variabile, che permettono il collegamento diretto con un finale.

Aprendolo ci troviamo davanti ad una circuiteria estremamente ordinata e ben congeniata.

Il modulo di ingresso USB è basato su chip XMOS ed accetta segnali PCM fino a 24bit 384kHz e DSD fino a DSD128.

La sezione dedicata agli ingressi digitali non è estesa, ma usa componenti di qualità. Spazio maggiore è infatti dato alla sezione di conversione, mentre L’amplificazione per cuffie, derivata da quella presente sull’amplificatore integrato A49 e perciò composta da un NJM4556AD per canale, occupa poco più dello spazio dei due operazionali e riesce a pilotare varie cuffie anche ad alta impedenza.

Un’ultima noticilla va dedicata all’alimentatore: per il prezzo di questo DAC non ci si poteva aspettare un alimentatore migliore, ma il piccolo switching che dichiara 12V e 1.5A mantiene le promesse e fa il suo lavoro senza intaccare le dimensioni dell’irDAC-II.

L’IMPIANTO

Amplificatore finale: TA2022 in dual mono autocostruito, ANAVIEW AMS0100-2300, IcePower 50ASX2

Preamplificatore: TEAC UD-503.

Cavi: autocostruiti.

Diffusori: Audio Nirvana 13.6 montanti i monovia Audio Nirvana Classic 15 Ferrite, diffusori bookshelf autocostruiti “Marlene”.

Cuffie: Shure SRH1840, Superlux HD681EVO.

L’ASCOLTO

Conoscevo l’ARCAM irDAC, avrebbe questo nuovo giocattolino mantenuto la qualità? Sarebbe riuscito a replicare il successo del predecessore?

Essenzialmente queste due domande erano il sine qua non che l’irDAC-II doveva superare.

Tecnicamente e tecnologicamente era tutto assai promettente, ma quello che si legge su carta non sempre viene poi confermato dalle orecchie.

Genericamente parlando non siamo davanti ad un cacciatore di dettagli, questi ci sono, ma sono sfumati nell’ascolto e non tendono a catturare l’attenzione dell’ascoltatore.

Tuttavia la coerenza timbrica e naturalezza generale è ottimale e pienamente soddisfacente, come anche la dinamica e la microdinamica.

Lo spazio riprodotto non è certamente vasto ed appare in genere limitato in altezza, tuttavia l’intimità della scena rispetta le posizioni e i diffusori tendono comunque a sparire.

In cuffia, complice anche la tipologia d’ascolto, la microdinamica tende a migliorare, ma il resto non cambia, anche sfruttando cuffie aperte la scena appare intima e precisa, ma sempre saldamente ancorata all’interno della propria testa.

Passiamo a qualche album ascoltato.

“Aeneid”, Heimdall, 2013: so di averlo già proposto, ma quando due componenti sono in test negli stessi giorni, se qualcosa non suona in modo che mi possa soddisfare appieno, mi accanisco fino a quando non trovo qualcosa che riesca comunque ad emozionarmi all’ascolto. Il piccolo DAC di Arcam riesce non solo a trasmettere l’epicità dell’album, ma anche a non dare la solita interpretazione del Metal basata per lo più su pregiudizi. Siccome col Metal avevo ottenuto un ottimo risultato ho pensato di metter su anche “Angel of Retribution” dei Judas Priest. Questo Album mostra varie innovazioni da parte di questo gruppo Metal, dai richiami ai Led Zeppelin, agli inserimenti delle sperimentazioni di Halford, provate dallo stesso nel periodo di separazione dai Judas.

Lasciato da parte il Metal ho ripreso “Half Hour of Power” dei Sum 41 per lo stesso motivo per cui ho ripreso “Aeneid”. Finalmente il Punk suonava veloce, leggero e sbeffeggiante, come deve suonare, senza sovrapposizioni e con estrema lucentezza della scena.

Finiti gli ascolti dell’accanimento si passa al Rock italico di Ligabue con “Arrivederci Mostro”. La sua voce è sempre particolare, lui stesso attribuisce a lei parte del successo, ringraziando l’errore durante l’operazione alle tonsille. Con l’irDAC-II appare molto viva con i suoi difetti e ed il suo timbro. Il resto è Rock classico, uno dei pochi in Italia a poter essere nominati senza dubbio in questo mondo.

Per finire passiamo ad ascolti che alcuni definiscono più audiofili.

Marco Renzi, “Italian Big Band” rappresenterà questa volta il Jazz. Il modo di fare Jazz da parte degli italiani onestamente è unico, e credo anche abbastanza interessante. Ciononostante in questo album non solo deve essere interpretata la precisione di registrazione degli strumenti, che chiudendo gli occhi riesce ad ingannare assai bene il cervello, ma anche la loro precisa dislocazione nello spazio. L’ARCAM irDAC-II riesce in entrambi i compiti raggiungendo un picco di piacevolezza d’ascolto notevole.

La musica classica si vede ancora una volta rappresentare dalla London Symphony Orchestra diretta da Sir Colin Davis, “Haydn Symphonies Nos 92 & 93”. La scena e i piani sonori non sono particolarmente estesi, tuttavia non sembra di avere a che fare con un DAC tutto sommato di tipologia entry level. La riproduzione è infatti assimilabile ad un live dove la musica arriva diretta, senza tuttavia invadere.

TECNICA

Le uscite sbilanciate posteriori condividono in toto il circuito, con la sola differenza che una permette direttamente il controllo del volume. I dati ottenuti sono perciò identici: 2V massimi in uscita e circa 35mA.

Il grafico di risposta in frequenza mostra un’uscita assai lineare che vede l’interezza del suo spettro all’interno dell’intervallo dei 0.1db dichiarati.

Solo la fase non mostra un andamento lineare.

L’uscita dedicata alle cuffie invece è capace di circa 4V e di oltre 200mA; se ne consiglia perciò l’uso con cuffie a bassa impedenza.

Anche in questo caso la risposta in frequenza ha un andamento lineare che rispecchia l’intervallo dichiarato, anche se nell’ultima ottava mostra un comportamento opposto a quello ottenuto con le uscite RCA. La fase mostra lo stesso andamento non lineare.

Identici invece i THD% che permangono assai bassi, mentre la risposta all’impulso non è per nulla eccezionale.

CONCLUSIONI

Ho potuto apprezzare l’ARCAM irDAC-II sia nel mio solito impianto posto in sala, sia con l’ascolto in cuffia, sia con il nuovo impianto basato sui miei nuovi bookshelf. Devo ammettere che pur non essendo un ammazzagiganti tiene alto il nome irDAC dimostrandosi il degno successore. Si trova ad un costo di poco superiore ai 500€ e permette in poco spazio di fornire un suono decisamente Hi-Fi anche alla propria postazione computer. Le varie funzioni gli danno un aspetto moderno, e permettono di far capire che anche l’entry level può oggi permettersi di sfoggiare caratteristiche e sonorità di alta qualità. Decisamente ben inserito nel mercato, speriamo che questo gli dia ciò che giustamente merita.

Foto di repertorio, le mie sono andatre perse prima del backup... alias se scaricate le foto.... fatene immediatamente una copia.
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