MAGER VTF e Kit VTK: giradischi DIY dalle prestazioni assolute

Pubblicato il 06/11/2016

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

In Primis voglio scusarmi con MAGER air bearings del fatto che scrivo queste righe a ben un mese dalla prova, purtroppo avevo il fiato sul collo di due distributori che mi avevano spedito i loro prodotti su cui bene o male dovevo scrivere (e come avete potuto leggere per fortuna sono state recensioni interessanti)

Questa volta non recensirò nulla, ma vorrei presentare un prodotto estremamente interessante, anche se purtroppo allo stadio attuale ancora molto costoso.

MAGER (www.mager-ab.it) è un’azienda italiana che con l’audio vi chiedere cosa c’azzecca: sistemi di guida aerostatici lineari e rotativi per macchine industriali caratterizzate da alta precisione e affidabilità. Ora detta così non intuite già i legami con quella che è la riproduzione audio ad alta fedeltà?

No??? In parte???

Bene allora diciamola tutta: produce un DIY Kit per giradischi che qualsiasi altro produttore si sogna, tecnologicamente parlando è il più avanzato, all’ascolto è il più silenzioso.

Partiamo dai costi: non è un giradischi per tutti dato che per quanto riguarda il solo kit di motion destinato a vendita come unità OEM, si parla di 16.000€ circa IVA esclusa (compresa l’unità di generazione e trattamento aria compressa ultrasilenziata denominata GETAC).

Essenzialmente allo stadio attuale è più corretto chiamarlo prototipo, ed infatti i prezzi sono per l’appunto da prototipo. Il tutto nasce qualche anno fa per richiesta di un’azienda elvetica, quando ancora l’alta fedeltà era un mercato che pensava di potersi basare su una piccola nicchia di appassionati (?) facoltosi. Purtroppo la crisi ha colpito tutti, e per fortuna questo settore non è stato l’isola felice che sperava di essere; un duro colpo che forse ha permesso di ritornare coi piedi per terra. Purtroppo questo duro colpo l’hanno subito anche aziende che sono state tirate dentro nel giro con il prospetto di rosee prospettive, MAGER aveva investito non molto, moltissimo in questo progetto con la prospettiva di vendere anche più di 10 giradischi l’anno. Purtroppo poi le cose sono andate come tutti noi sappiamo, gli elvetici non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi commerciali per motivi pare comunque indipendenti dai benefit tecnologici della soluzione MAGER, evidenti e concreti.

Scaduto l’accordo di esclusiva, che ha visto legata la MAGER all’azienda Svizzera fino al Settembre 2015, MAGER ha deciso di provare ad immettere sul mercato la sua tecnologia con una soluzione costosa, ma capace di battere qualsiasi altro competitors.

Passiamo a parlare di questa tecnologia.

La motorizzazione è direct drive, la trasmissione del moto non avviene così senza contatti meccanici tra parti in moto relativo, questa soluzione permette così di adottare praticamente qualsiasi idea che possa venire in mente. Lo svantaggio classico del direct drive è che il motore trasmette vibrazioni, in questo caso tale svantaggio è baypassato perché MAGER usa le sue competenze in aerostatica per far girare il tutto su un cuscinetto d’aria compressa, annullando così gli attriti, le vibrazioni e quant’altro.

L’unità permette il playbak di vinili 33,3 rpm, 45 rpm, e su richiesta anche 78 rpm.

Nel caso in cui l’autocostruttore abbia una propria unità di generazione di aria filtrata e compressa, si può decidere di escludere l’unità GETAC, il mio consiglio è però di usarla. Questa unità filtra e fornisce aria compressa al giradischi alla pressione di 2 bar la mantiene entro i suoi livelli operativi ed è estremamente silenziosa.

Il peso di queste due componenti è notevole: 34kg per l’unità GETAC, mentre per il giradischi erano almeno 70kg imballo compreso, l’abbiamo portato su in due ed abbiamo fatto comunque fatica; ad onor del vero il giradischi pesava un 25kg, l’autocostruttore può decidere tuttavia di creare un telaio più leggero o più pesante, in base al proprio progetto.

Il peso ha comunque ragione d’essere dato che il telaio in questione è di tipo rigido e proprio grazie alla sua massa assorbe le vibrazioni ambientali.

Tuttavia passiamo a raccontare l’esperienza sonora.

(Il Giradischi che mi è stato sottoposto monta un braccio Origin e una testina Audio Technica, lo stadio Phono è invece un ProJect)

Il miglior giradischi da me ascoltato… non nell’ultimo periodo, ma da SEMPRE.

Abbiamo usato la V sinfonia di Beethoven. L’unico rumore percettibile arrivava dal sistema braccio-testina, il resto del giradischi, quello a marchio MAGER, era come se non esistesse, come se il giradischi non fosse presente il disco suonasse girando da solo. La pulizia era grandiosa, la dinamica prorompente e velocissima, capace di andare su e giù seguendo l’orchestra senza batter ciglio. Il Dettaglio è preciso ed armonico.

L’abbiamo ascoltato poco tempo, tuttavia son certo che possa essere tranquillamente considerato il miglior giradischi di sempre, quello che non si fa sentire, quello che c’è, ma fa come se non ci fosse.

Ho prenotato appena possibile una permanenza duratura (anche se purtroppo momentanea, è ancora per me al di fuori del mio budget) per una lunga recensione… ora ho un riferimento quasi assoluto per qualsiasi giradischi, qualcosa difficile da battere, mi piacerebbe ascoltarlo con un bel braccio tangenziale, il che lo renderebbe a mio avviso il punto di riferimento assoluto in questo settore.

Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli