Recensione cuffie Takstar HI2050

Pubblicato il 12/03/2015 - Ultimo aggiornamento: 27/03/2016

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Siccome la ricerca di buone cuffie a basso costo è forse una delle maggiori richieste che avvengono sui forum, mi sembra corretto valorizzare questi budget inferiori ai 10-150 euro dando, a chi non possa fornirsi di cuffie di un certo prestigio, la possibilità di usufruire comunque di un buon suono.

PREMESSE

Takstar HI2050 … non è difficile imbattersi in questo nome, tuttavia spesso ci si chiede chi è Takstar.

Takstar è sempre un’azienda con base in Cina fondata nel 1995. Le parole d’ordine sono assai strane se pensiamo alla realtà aziendale cinese: innovazione, efficienza, rispetto e responsabilità. Sicuramente è un’azienda innovativa e che vuole proporsi sulla scena mondiale come produttore di qualità. www.takstar.com/en/profile/1 sebbene in modo ovvio il tour faccia vedere il lato bello della loro azienda non si propongono come la classica azienda cinese soprattutto perché al pari di Superlux hanno un reparto R&D http://www.takstar.com/en/profile/4 non ricordo per chi produca … ma non è un caso che le loro cuffie di punta ricordino da molto vicino le Beyerdynamic DT880.

UNBOXING

DESCRIZIONE

Come sempre ecco a voi il link al produttore:

http://www.takstar.com/en/product/detail-11-29-220-1

e le specifiche dichiarate

  • Type: Wired, open design
  • Transducer Principle: Dynamic
  • Wearing Style: Head worn
  • Frequency Response: 15Hz-25kHz
  • Sensitivity: 92dB±3dB
  • Driver Diameter: Ø53mm
  • Max.Input Power: 500mW il che vuol dire un 90mA e 5.5 V
  • Rated Power: 250mW
  • Impedance: 60Ω
  • Connector: stereo Ø3.5mm + Ø6.3mm gold plated
  • Cable: Ø4mm x 2.2m + 1.8m extension cable
  • Net Weight: 325g

PACKAGING

Il packaging non è eclatante, ma è ben curato: una scatola di cartone esterna descrive la cuffia e riporta le specifiche tecniche, una scatola di cartone interna invece racchiude le cuffie e una volta aperta si presenta anche con notevole eleganza con un panno di velluto grigio. Mi vengono in mente cuffie da 300 euro con un packaging di pari qualità.

BUNDLE

Il Bundle è essenziale: un adattatore jack 6,3’’ e una prolunga di 1.8 metri che in aggiunta al cavo di 2.2m già in dotazione alla cuffia permette di ottenere un cavo di ben 4 metri.

MATERIALI

I materiali sono sicuramente interessanti, pad in velluto simicissimi a quelli beyerdynamic; inoltre la headband ha una struttura sia in acciaio, sia in alluminio, ovviamente ci sono anche parti in plastica.

COMODITA’

Queste cuffie sono molto comode già da subito, i pad in velluto fanno la loro parte sotto il profilo della comodità, che non ha molto da invidiare a cuffie da 100-200 euro.

ISOLAMENTO

Takstar considera il proprio design come aperto, Beyerdynamic lo considera semi-aperto. Ciononostante l’isolamento non è da considerare come cavallo di battaglia delle Takstar HI2050. All’esterno si sente molto di quello che si sta ascoltando in cuffia, all’interno l’isolamento è maggiore, certo è richiesto un certo grado di tranquillità, ma rumori normali non vengono uditi.

RODAGGIO

Nel caso delle Takstar HI2050, il rodaggio se è da fare è molto breve e nell’ordine di 20 ore, essenzialmente suonano bene già da subito. Personalmente ho fatto un rodaggio molto lungo, ma dopo 500 ore di utilizzo i difetti che sentivo da subito non erano spariti o ridimensionati, e posso di buon grado affermare che sono appartenenti alla cuffia, e che volendo il rodaggio non è necessario.

MANUTENZIONE

TEST DI RISPOSTA IN FREQUENZA

Il grafico riportato parla chiaro: le Takstar hanno una risposta che si estende tranquillamente per tutto lo spettro audio.

I bassi che raggiungono a 100Hz circa il picco di + 10db rispetto alla frequenza di riferimento (1kHz) sono degni di nota soprattutto a partire dai 70-80Hz mentre le prime due ottave sono decrescenti nell’spl al fine di riuscire a gestire al meglio anche registrazioni con bassi eccessivamente equalizzati nelle prime due ottave.

L’altro fatto molto interessante e degno di nota è che dai 10kHz l’spl cresce … ciò è un fatto positivo dato che il nostro orecchio nell’ultima ottava è meno selettivo e anche meno ricettivo soprattutto a partire dai 20 anni.

Purtroppo visibile ed udibile quell’avvallamento di -5db situato attorno ai 4kHz (ma per fortuna facilmente equalizzabile)

Da segnalare anche l’ottima risposta all’impulso e purtroppo un decadimento non eccezionale, interessantissimo se pensiamo al prezzo, che causa a mio avviso un che di confusione nell’ultima ottava, generato probabilmente anche da una struttura che non azzera completamente le vibrazioni della cuffia.

VIDEORECENSIONE

MUSICA

Come suonano le Takstar HI2050?

I bassi ci sono, corposi al punto giusto e mai in eccesso, i medi sono ben implementati e non invadenti, gli alti precisi e veloci, gli ultraalti come già anticipato purtroppo non riescono a tenere la stessa qualità del resto dello spetto audio. Tuttavia le Takstar HI2050 hanno un livello di dettaglio degno di nota e che nulla ha da invidiare a ben più blasonate cuffie fino ai 200 euro solo cuffie più lineari riescono a fare meglio. L’apertura delle cuffie permette di avere una scena sonora abbastanza ampia in cui gli strumenti possono prendere il proprio posto senza accavallarsi e schiacciarsi, mantenendo il proprio timbro e le proprie caratterizzazioni.

Giusto quella nota negativa sull’ultima ottava non mi permette di essere ultra entusiasta di queste cuffie, ed in effetti questa è l’unica critica che posso portare alle Takstar HI2050, un’ultima ottava che risulta affaticata e confusa (cosa che se non avete mai avuto una cuffia da almeno 150-200 euro non noterete), i motivi? Probabilmente sono da cercare nella struttura composta si di materiali di ottimo livello, ma che non elimina completamente le vibrazioni durante l’ascolto.

In pratica delle cuffie che per il costo che hanno (60 euro circa come massimale) riescono a dare come e quanto cuffie dal costo doppio; cuffie che potrebbero anche far scordare senza problemi l’unico difetto trovato grazie alla capacità di regalare dettagli e micro dettagli.

USO IN GAME

ARMA ARMED ASSAULT

L’immersione è tanta, il fatto che queste cuffie siano aperte, o semi-aperte, aiuta a dare una maggior profondità di campo cosicché i rumori sono sentiti non solo in un senso direzionale, ma in un senso anche di profondità.

RACE INJECTION

Anche in pista le Takstar HI2050 hanno dato prova del loro valore riuscendo a dare i particolari acustici utili alla guida, e al godimento del gioco caratterizzando correttamente i suoni dei vari motori.

MEDIEVAL TOTAL WAR II

Anche sul campo di battaglia queste cuffie sono state utili compagne: nel momento di gestionalità del regno accompagnavano musicalmente, nel momento di battaglia davano quel giusto tocco acustico a ciò che gli occhi vedevano avvenire sul campo.

USO IN MOMBILITA’

L’uso in mobilità è sconsigliato, rumori forti si sentono bene e quindi il treno non è propriamente il luogo migliore in cui far esprimere queste cuffie.

Tuttavia le ho usate anche col Sansa Clip + e ciò mi permette di ribadire ulteriormente la necessari età di un amplificatore che fornisca circa 90mA e 5.5V. Senza amplificazione scordatevi di tirar fuori qualcosa di musicale.

CONCLUSIONI

Siamo arrivati al momento in cui è doveroso tirare le fila di ciò che ho scritto.

Le Takstar HI2050 sono caratterizzate da luci e ombre come ogni prodotto audio; le luci sono sicuramente i materiali, il suono dettagliato, ma capace di scendere in basso; le ombre si risolvono tutte in un unico difetto: l’ultima ottava.

Dalla loro hanno un prezzo decisamente concorrenziale: si trovano entro un massimo di 60-65 euro. Con tale prezzo decisamente di pongono come cuffia di riferimento per tutti quelli che cercano un buon suono ad un costo decisamente low budget. Le pari fascia anche di aziende importanti fanno una ben magra figura se paragonate alle Takstar HI2050. Con buon grado si possono confrontare a cuffie che costano tra i 100 e i 150 euro; non di più per il difetto presente nell’ultima ottava.

Tuttavia vi è un’altra ombra che non appartiene alle Takstar, ma viene gettata su di esse: è quella di una cuffia assai apprezzata e dal costo ancor più concorrenziale: le Superlux HD681EVO. Le Takstar HI2050 dal canto loro hanno materiali migliori, maggiore comodità e un livello di dettaglio più evidente, le Superlux controbattono con un suono più completo, sempre pulito e preciso (anche nell’ultima ottava), caratterizzato da un miglior decadimento e con una struttura che in barba ai materiali migliori delle Takstar è più solida e decisamente meno vibrante.

Cuffie Takstar HI2050 nella loro confezione
Dettaglio cuffie Takstar HI2050
Cuffie Takstar HI2050