Subwoofer Klipsch R-112SW

Pubblicato il 11/07/2017

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Spesso i ragazzi della mia età chiedono circa un subwoofer. Altrettanto spesso però non sanno bene quanto budget dedicare a questo: se per la fascia inferiore i problemi sono spesso evidenti, salendo di fascia incontriamo progetti più interessanti: come ad esempio il Klipsch R-112SW.

Ringraziamenti        

Ringrazio Alessandro Faccendini di MPI Electronics e il team di distribuzione per la disponibilità e la professionalità.

Packaging          

Il subwoofer arriva imballato in un cartonato che riporta esternamente vari marchi e frasi tipiche della casa ad esaltare le caratteristiche del prodotto. Ben fermo nel polistirolo (anche troppo, una fatica immensa estrarlo) e di difficile trasporto viste dimensioni, peso e la totale assenza di appendici per sollevare e/o spostare la scatola.

Bundle

Tutto ciò che ci viene fornito è il necessario ossia il cavo d’alimentazione, manualistica e griglia protettiva ad incastro.

Descrizione

Cominciamo ad entrare in una fascia di oggetti di valori non indifferenti. Troviamo infatti un diffusore dal peso di ben 25KG (non proprio il massimo da portare da soli per tre piani di scale) e dalle dimensioni che cominciano a richiedere un buono spazio nella stanza in cui andrà posizionato (Altezza: 41.4 cm / larghezza: 39.37 cm / profondità: / 46.36 cm). La serie R-1xx si distingue da quella entry level soprattutto per la base di appoggio che sopraeleva il cabinet che presenta un vistoso reflex anteriore che si sviluppa per tutto il lato inferiore del diffusore. Questo è un grande vantaggio per il posizionamento in quanto essendo di dimensioni non indifferenti, con il reflex anteriore avremo anche la possibilità di poterlo avvicinare maggiormente ad eventuali pareti, anche se, come al solito, è sempre consigliato dare aria e respiro a qualunque diffusore. Sempre sull’anteriore padroneggia il cono da 12” ceramico-metallico a lunga corsa del tipico colore bronzeo, simbolo della casa americana, spinto da un amplificatore digitale da 600W. Sopra di esso troviamo serigrafata la scritta Klipsch che mantiene sempre la tonalità bronzata. Sempre anteriormente è posto un led verde che segnalerà lo stato di funzione del subwoofer. Il cabinet non è un semplice quanto efficace parallelepipedo ma comincia ad assumere forme che strizzano l’occhio anche a chi cerca un design moderno in un diffusore e troviamo quindi i bordi superiori stondati a dare morbidezza al complesso. Arrivando alla parte posteriore abbiamo due potenziometri (low-pass filter e volume), due switch (accensione/standby e fase 0°/180°), uscita 12v, uscita RCA ed LFE.

Suono            

Partiamo dalle cose semplici: trovo molto utile lo switch dell’accensione in quanto prevede 3 modalità, on, off e standby. Nell’ultima citata abbiamo un diffusore “intelligente” che entrerà in gioco solo quando realmente necessario in base alla regolazione del filtro eliminando comunque ogni fruscio di fondo anche quando non interpellato. Visto che è già stato citato, parlando del filtro posso affermare che è particolarmente preciso e trovo molto comodi i riferimenti degli 80hz e dei 120hz (personalmente tenuto sui 90, ma qui andiamo a gusti, generi, posizionamento, accoppiamento ecc ecc…). La risposta in frequenza è abbastanza lineare in quanto da quando inizia a intervenire fino ai 45Hz circa mantiene la stessa pressione sonora (con un minimo calo sui 60Hz) e, a differenza di quanto ci si possa aspettare, dai 40Hz fino ai 28Hz a cui si ferma i db in ascolto aumentano, dando un tipo di botta che magari non piace a tutti ma che personalmente trovo azzeccata considerato che un subwoofer deve poter spingere dove dei normali diffusori non arrivano, e nei film fa la differenza molto piacevolmente. Troviamo quindi un diffusore che non si intromette mai dove non deve ma che svolge egregiamente il suo lavoro ove è pensato per farlo.

Conclusioni

Siamo davanti ad un diffusore che per il suo prezzo (circa 600€) offre una qualità si in materia di design e finiture sia, ovviamente, dal punto di vista sonoro, che è difficile criticare poiché priva di alcun difetto rilevante o compromettente. Sarebbe stato apprezzabile magari avere più opzioni di regolazione per la fase per sperimentare ulteriori suoni e forse poteva essere gradito avere una griglia magnetica e non ad incastro, ma le considero piccolezze di poco conto in quanto possiamo apprezzare un diffusore che suona molto bene pur non richiedendo oggettivamente un esborso economico folle.

 

Fotografia di Samuele Frontini
Fotografia di Samuele Frontini
Fotografia di Samuele Frontini