Grand Carabs

A fuoco lento

Recensione
Pubblicato il 24/05/2009
Voto: 7.5/10

I Grand Carabs esordiscono con il loro primo demo nel 1997 e dopo vari lavori autoprodotti, approdano a questa prima uscita ufficiale dal titolo "A fuoco lento". Da un certo punto di vista si vede che questo è il risultato di un lungo processo, perchè il lavoro che si ascolta è una buona alchimia tra diversi elementi. La musica è al tempo stesso raffinata e orecchiabile, il sax impreziosisce il suono e si fonde ottimamente con le chitarre e gli altri strumenti.

Spesso i testi sono il punto debole di molti gruppi, mentre qua sono un punto di forza.
"Coccobello" che narra le avventure di un "marchettaro" ("Di soppiatto alla famiglia il professore di Ventimiglia, che dice gli diventa duro quando sogna di farci il culo, ma ci ha portati tutti al mare, a bere a fottere e a mangiare sulla spider decappottabile. Lasciamo il posto e viene giorno, son sempre triste quando torno, che bruci tutto il Vaticano, che crolli Roma e il mio divano").
"Un delitto d'altri tempi" sfiora il capolavoro, se solo fosse stata un po' più potente a livello musicale ("La sera che ti ho avvelenata col cianuro, al lume di candela, ho fabbricato il tuo sepolcro oscuro dentro al muro del vecchio sottoscala. Gettai nel fuoco le tue inseparabili bambole, i merletti, le ciprie, i romanzi d'amore. Scrissi a tuo padre che eri sparita in Europa e progettasti la fuga col tuo psicanalista austriaco, giovane e bello, molto più di me. E invece amore fai da cavia per i miei esperimenti occulti...").
Complimenti per la dolce e poetica "Settembre" ("Settembre ti ho scoperto mentre ti travestivi da agosto. Tentasti di ingannarmi corrompendo le persone a non vestirsi troppo. Ma ormai conosco i tuoi trucchi e bastò l'odore di vendemmia e foglie morte a farmi capire in tempo che c'era da trovare la legna per un lungo inverno").
Desiderio di paternità, ricordi adolescenziali, magia, paradossi, desideri scabrosi si mischiano in "Pacco postale" ("Giunto alla soglia dei cinquant'anni col male alla prostata, sentì la disperata esigenza di avere un figlio con gli occhi miei. Nel nascondiglio segreto, sorprenderlo a fare merenda con pane olio e aceto [..] Un figlio che mi rassomigli per quando non ci sarò più, che mi contagi con i suoi sbadigli fin quassù fin quaggiù, che giochi fino a tarda sera correndo tra le lucciole, che sogni a lume di candela favole su favole").
A Berlino, tra "Le fisarmoniche" si racconta di una macabra fuga ("Sotto a quel sudario vide dormire un angelo senz'ali. Le sue forme in controluce, lui che fumando la osservava, niente segni sulla pelle, che male c'era a chi importava, la baciò ed il mondo intorno restò un dettaglio, solo uno stupido dettaglio. Via da quei corridoi dall'edificio addormentato, via con lei ora che la peste ammette ogni reato").
Frammenti degli anni '60 compaiono in "Borghese" ("E sono borghese come te, solo che non cerco di nasconderlo dietro a una barba rivoluzionaria e so che non avrò mai il fascino del militante").
Macabra e festosa ironia nel "Fritto misto" alla locanda del Porto Vecchio, composto da resti umani...

Grand Carabs - A fuoco lento

Grand Carabs

A fuoco lento

Cd, 2009, Danza Cosmica

Brani:

  • 1) La chiatta dei mercanti
  • 2) Coccobello
  • 3) Un delitto d'altri tempi
  • 4) Settembre
  • 5) Pacco postale
  • 6) Le fisarmoniche
  • 7) Gran bella festa
  • 8) Borghese
  • 9) Compromesso tra sposini novelli
  • 10) Fritto misto

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