Odiens

Long Island Baby

Recensione
Pubblicato il 01/12/2017 - Ultimo aggiornamento: 03/12/2017
Voto: 7.5/10

Gli Odiens sono la ricerca della melodia polverosa al di là delle mode, anzi per meglio dire attraverso le mode … Ascoltando questo loro primo LP con un po' di attenzione e senza troppa fretta di etichettare il tutto con quella o quest'altra sentenza definitiva, ci si accorge che affiorano lentamente e poi in maniera dirompente riferimenti ben precisi e inequivocabili incastonati in una struttura cangiante, ma pur sempre armoniosa e ricercata. Il risultato d'insieme che ne esce è una perla fatta di episodi che non solo risultano amalgamati tra di loro, ma creano una vera e propria sequenza dalla forte capacità narrativa. E' innegabile che il leitmotiv del disco sia una certa mal celata passione per gli Chansonniers francesi degli anni cinquanta e sessanta prima o per Fabrizio De André' e i Baustelle prima maniera (Sussidario illustrato della giovinezza su tutti) dopo. Non mancano però altri riferimenti stilistici abbastanza marcati come in Thelonious tra Litfiba di Desaparicido e 17 re o i Diaframma di Siberia. L'Estremista è un tentativo ben riuscito di unire la poetica baustelliana con le sonorità pulp anni novanta.

Ménage à trois è un pezzo che cita pedissequamente le perversioni stilistiche di Bianconi e soci tra tematiche dai contorni ambiguamente sensuali, carichi di un ancor più disincantato erotismo, e atmosfere noir dal tocco tipicamente francese. “In fondo è sesso con qualcuno che amo e non sei tu”. Una definizione illuminante impanata in un' atmosfera cinefila, questa volta succube di un sopraffino lignaggio marchiato nouvelle-vague.

Alka Seltzer è una costruzione melodica avvolgente e dal fascino irresistibile dai toni dream-pop dei primi Coldplay e la carica melodrammatica un po' indie, degna di una band come i Suede che hanno costruito il loro lato più evocativo e allegorico annegandosi in brani ricchi di pathos e teatralità enfatizzata. Tutto questo contrasta e stride, in una sorta di ossimoro elegante e provocatorio, con un testo assurdo e no sense tra simbolismo e un ermetismo che si manifesta in maniera sfrontata tra cervellotiche ed effimere descrizioni che sanno di vendetta consumata tra il sarcasmo e il sentimentalismo più kitsch. Una delle tracce più interessanti del lavoro.

Long island Baby torna su quel non ben definito esperimento che utilizza la commistione di stili per regalarci una traccia che prende vita tra il cinema di Sergio Leone e la passione ammiccante dal gusto retrò di un Jean-Luc Godard. Pezzo veloce, tirato e anche un po' sfrontato tra Morricone e il beat italiano anni sessanta. Il ragazzo che soffriva ad oltranza davvero è un pezzo biforco, che spiazza per essere contemporaneamente un esempio di splendido revival con riferimenti e citazioni stilistiche al limite del plagio e un tentativo ben dissimulato di dare corpo e volume alle atmosfere da cinema d'essai rappresentate in tutto l'album.

Notturno è una riuscitissima ballata che ci da la misura della cifra stilistica di questi ragazzi che fanno della pellicola cinematografica il loro manifesto costituito soprattutto dall'uso di tutti i sensi e della poesia per ammaliare l'ascoltatore. Punjabi surf è questa sì melodia puramente pulp e irriverente tra scenografie demodè e controcultura d'altri tempi. Un suono che fa ballare e fa, soprattutto, riflettere sull'effetto fondamentale che provoca la musica oggi con la sua attitudine a essere “visiva”. Con Atto finale forse si compie il vero miracolo dell'album con un brano che si trasforma continuamente come in un caleidoscopio. Tra beat e cantautorato d'altri tempi si erge sul finire una divagazione progressive che monta una rappresentazione onirica tra assoli e lunghi silenzi non solo evocativi, ma definiti da una tecnica strumentale strabiliante. Un finale elegante ed efficace che ci lascia con molte piacevoli incertezze e quel sapore un po' naif di aver volato per un attimo con le proprie fantasie.

Thelonious (2017)
Odiens - Long Island Baby
Fotografia di Autori vari

Odiens

Long Island Baby

Cd, 2017, costello's records
Genere: Cantautorale , New wave , Art-rock

Brani:

  • 1) Ménage À Trois (Meno Due)
  • 2) Thelonious
  • 3) L’Estremista
  • 4) Alka Seltzer
  • 5) Long Island Baby
  • 6) Il Ragazzo Che Soffriva Ad Oltranza
  • 7) Notturno
  • 8) Punjabi Surf
  • 9) Atto Finale

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