Offlaga disco pax

Gioco di società

Recensione
Pubblicato il 26/04/2012
Voto: 8/10

Il nuovo lavoro degli Offlaga Disco Pax, dopo quattro anni di silenzio dall’ultimo “Bachelite”, conferma sin dalla “Introduzione” il taglio e il tono dell’intera opera. Un gioco per sottrazione che arriva ad essiccare il prodotto finale fino a conservarne il cuore del messaggio: voce, basso e drumming . Il “Prototipo” tour in cui la band riproponeva vecchi successi in versione minimal, anzi in versione “casio”, è stato in questo senso un prequel (forse voluto o forse no) della svolta mostrata anche in studio di registrazione dalla band.

Si parla tanto, come sempre. Il registro evocativo ha un tono narrativo che lascia sempre il colpo di scena dietro l’angolo. Le liriche, che già in passato assurgevano a protagoniste per il fatto di essere quasi parlate invece che cantate, adesso sono diventate racconti in solitaria solo apparentemente effimeri. La forza vera del disco sta proprio in questa sorta di archivio storico della memoria che focalizza eventi vissuti in prima persona. Il tutto accompagnato da un sound freddo e imbiancato … quasi spoglio. Gli aneddoti di Collini sono più misurati e disillusi rispetto al passato, applicando in piccola scala la stessa operazione fatta in larga scala sulle musiche. Da una parte semplici e robotici beat sintetici, dall’altra una ricerca interiore volta a togliere le parole se non strettamente necessarie. Meno frasi ad effetto, più terminologia simbolica, addirittura episodi dal valore metaforico. Bellissimo il quadretto sportivo di “Tulipani” quasi a ripescare ricordi annebbiati e assopiti. Una cartolina di altri tempi di un ciclismo sudato. Esilarante il pezzo finale “ A pagare e morire”, dove ci si ferma ad ascoltare la storia con l’eccitazione di vederne il finale come in un film pulp! Immancabili i riferimenti social-culturali e politici in “Palazzo Masdoni” prima e in “Piccola storia Ultras” dopo. In verità è la dialettica stessa del “Collettivo Neosensibilista contro la democrazia dei sentimenti” che usa tutta la sua carica retorica per filtrare ogni esperienza personale e trasformarla in un pezzo da museo. Gli Offlaga Disco pax avevano due strade: ritornare sui loro passi o spingere sull’acceleratore. Loro hanno fatto la scelta più difficile cercando di estremizzare il loro nichilismo latente e provocatorio. Certo il fantasma dei Massimo Volume riecheggia con tutta la sua portata e il suo ingombro, ma ormai Collini e compagni hanno stoffa e coraggio per far sì che il loro lavoro suoni proprio come un disco degli Offlaga Disco pax in maniera netta e inconfondibile.

Un’opera “ estrema” non tanto per i suoi contenuti, ma per la sua coerenza orfana di qualsiasi velleità. A dispetto dei santi …

Parlo da Solo (2012)
Offlaga disco pax - Gioco di società

Offlaga disco pax

Gioco di società

Cd, 2012, Venus

Brani:

  • 1) Introduzione (00:13)
    (Fontanelli)
  • 2) Palazzo Masdoni (06:51)
    (Fontanelli/Collini)
  • 3) Parlo da solo (03:06)
    (Carretti/Fontanelli/Collini)
  • 4) Respinti all'uscio (06:08)
    (Fontanelli/Collini)
  • 5) Piccola Storia Ultras (04:46)
    (Fontanelli/Collini)
  • 6) Sequoia (05:04)
    (Fontanelli/Collini)
  • 7) Tulipani (05:12)
    (Carretti/Collini)
  • 8) Desistenza (04:59)
    (Carretti/Fontanelli/Collini)
  • 9) A Pagare e Morire... (05:48)
    (Fontanelli/Collini)

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