Gianfranco Manfredi - Ma non è una malattia

Suivre texte "Il mostro è uscito dal mare"

Lp , 1976 , Ultima spiaggia Genre: Cantautorale
E i mercanti di pornografia faccia a faccia ai portatori d'acqua santa da una parte e dall'altra dello specchio si sono guardati ed il boia ha chiamato a raccolta poliziotti e trafficanti d'eroina per festeggiare le nozze di Stato un altro zingaro hanno impiccato un altro zingaro hanno impiccato E i bookmakers gli esattori della luce ci hanno chiesto di avere speranze solo il tempo di mettere un filo, attaccare la spina e poi potremo accomodarci in poltrona in attesa dell'ultima scossa e vedremo là oltre le inferriate che l'inverno ha vinto ancora l'estate che l'inverno ha vinto ancora l'estate Non aspettarti comprensione da lui son troppi anni che non prende più il tram lui non ricorda com'è fatta una galera o non c'è mai stato e poi fa finta di litigare con quell'altro solo quando la telecamera è sul rosso no lui non sente nemmeno l'odore del tuo bellissimo corpo che muore del tuo dolcissimo corpo che muore Ed i lupi non sono più in montagna non son tempi da bestie cacciatrici sono stati divorati dagli agnelli più tranquilli più umani più propensi alla vita di gruppo più felici in folle confuse assiepate alla curva di Lesmo per vedere sfrecciare un orgasmo per vedere sfrecciare un orgasmo Gli schedari sono stati puliti aggiornati da uno del giro le soffitte le han perquisite e poi le cantine mentre in piazza continuava la Festa si esibiva il cantante di turno e a un bambino che rubava un biglietto hanno dato due calci nel petto hanno dato due calci nel petto Il padrone ha riempito la vasca si diverte coi suoi paperotti e si toglie con il detergente le sue ragnatele ma qualcuno ha bussato alla porta ed il vento ora squassa le tende c'è del sangue là sulle piastrelle e sull'acqua galleggia una pelle e sull'acqua galleggia una pelle Il ventriloquo lascia il fantoccio la sua pancia non sa più parlare il fachiro divora spaghetti è finito il digiuno ed il mostro che è uscito dal mare ha distrutto gli stabilimenti e la spiaggia ora è piena di gente che sorride vestita di niente che sorride vestita di niente che sorride vestita di niente