Milano Hi Fidelity 2019 Edizione invernale

Pubblicato il 06/10/2019

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Quando si esce da una fiera ed agli amici che chiedono curiosi un verdetto su cosa ci fosse stato di interessante, si risponde "Le due belle ragazze xyz" ... forse si è sbagliato tutto.

Si perchè non si può uscire dai tre quarti delle salete schifati da ciò che si è ascotlato, ed uscire dai quattro quinti di queste salette con l'incazzatura giovanile di chi si sente offeso dall'ignoranza altrui, spacciata per grande sapienza.

In cosa hanno sbagliato praticamente tutti? Sei un produttore o un distributore convinto dei tuoi prodotti? Parla dei tuoi prodotti, descrivili, dì perchè li hai pensati in quel modo e con quel suono! Invece in molte salette i produttori e distributori parlavano male dei prodotti altrui... cos'è? Non sai parlare delle tue cose? Allora meriti in toto il dito medio di tutti gli appassionati di musica stampato davanti alla tua faccia.

Ed ancora cosa si è sbagliato? Gli impianti a costo accessibile erano ben pochi, ok mostrare l'hi-end, ma se si vuole fare la fiera del lusso hifi si faccia pure a Dubai. Qui siamo a Milano in un'Italia ed un'Europa che ha visto in pochi anni l'annullamento del potere di acquisto dello stipendio modale: ascoltare musica è un diritto, non un lusso. Gli impianti lussuosi e che possibilmente (cosa spesso disattesa) suonino su un livello decisamente migliore ci devono essere, ma l'assenza delle fasce che danno l'accesso a questo mondo erano quasi del tutto assenti. Come quasi del tutto assente il mondo delle cuffie; lo dico da appassionato di diffusori: il mondo delle cuffie permette ai giovani di accedere a questo mondo.

Ed infine, nel 2019, non si è capaci si parlare di strumenti elettrofoni. Nelle menti di tutti sono strumenti che non suonano ed il cui suono sia caratterizzato solo dall'amplificatore usato... ed invece no! Cari miei il suono di questi strumenti è caratterizzato da TUTTO! Anche solo il cambio di corde in un basso o una chitarra costituisce un cambio di suono. Insomma ho comprato un Warwick $$4, sostituito le corde originali con delle Ernie Ball Power Slinky... ed il suono dovrebbe essere uguale ad un Fender Jazz a parità di amplificazione? Decisamente fuori strada cicci!

 

Per fortuna qualcosa si salva, ma nulla ha nomi altisonanti.

Qobuz, forse lo stand che ha avvicinato più persone grazie ad una approccio minimale, ma non fraginoso... se mi leggete, non esistate a contattarmi: quando vi dicevo di coinvolgere vari distributori per arrivare a fare una proposta ancora più avvincente... non scherzavo.

Si salvano anche le ragazze dello stand di Zavalinka Records, che hanno portato il loro duro e splendido lavoro di registrazione, mastering e remastering. Anzi dovrei dire che hanno PROPOSTO il loro lavoro!!! Non solo portato da vedere ed acquistare! Loro hanno proposto il loro lavoro perchè i nastri erano ascoltabili sia con delle cuffie russe, che cercheremo di recensire, sia con le italiane Spirit Sound Design.

Spirit si salva decisamente meglio di altri marchi: splendido il loro lavoro di affinamento e miglioramento, il loro lavoro di distribuire sempre più marchi di elettroniche per cuffie. Ottima la pensata di andare contro corrente proponendo una sala per l'ascolto in cuffie. Poi anche da loro qualche supercazzola da "mo prendo la mia ascia a quattro corde" è uscita, ma possiamo perdonarli per via dello sforzo che fanno.

Technics come al solito mostra i suoi prodotti in toto con una professionalità estrema ed una serietà da cui molti dovrebbero imparare. Affiancare prodotti a 4 zeri e prodotti a 3 zeri? Bene loro hanno mostrato per l'ennesima volta che è una missione possibile, perchè renderla possibile è rispettare le persone che aprono il loro portafoglio.

Anche Pixel Engineering dedica due sale a due portafogli diversi... ovviamente la sala per portafogli pieni suonava decisamente meglio, ma la saletta con DALI e NAD ha fatto la sua porca figura senza impegnare un capitale.

Idem LP Audio che ovviamente per il ritorno serio di Moon hanno mostrato i muscoli con un'accoppiata decisamente costosa, ma il loro pregio è quello di richiedere sempre almeno due sale, così da dedicarne una ad un qualcosa che non faccia parte del mercato del lusso, che tra l'altro è spesso migliore della sala a 5 zeri... come successo anche questa volta.

Per ultimi, ma non ultimi ricordiamo Audel e Brianza Audiolab... due signori che non si sono vantati nemmeno per un secondo di quello che proponevano, che non si sono minimamente azzardati a dire che gli altri fano schifo... eppure se prendiamo in mano il raporto qualità prezzo, forse avrebbero potuto dire anche qualcosa; ma questa è la barriera tra chi è un signore e chi non lo è.

Menzioni d'onore per Audioplus, Omega Audio, Il tempio del Suono e Pieffe Elettronica che hanno dato mostra di buone salette, se non ottime, il tutto con buona signorilità, serietà e professionalità.

 

E gli altri perchè non menzionarli?

Bhè alcuni hanno messo roba da capogiro (per i costi), ma non hanno mai osato un passo per mettere in mostra i capogiri... mica che per alcuni secondi qualcuno potesse pensare che forse forse qualche limite ci sia anche con quegli impianti. Altri avrebbero da imparare dai signori di cui dicecevo prima... insomma magari la tua roba suona bene, ma se pecchi di υβρισ (ubris o ybris qualsivoglia) prima o poi a qualcuno le balle le fai girare.

E poi qualcosa suonava in modo tale da dover scappar via per mantenere un certo equilibrio mentale.

 

Tutte le foto sono disponibili qui: https://www.facebook.com/marco.bicelli.33/media_set?set=a.2395301134062907&type=3

Come al solito l'immagine di apertura è quella dell'impianto proposto dal patron della rassegna: Stefano Zaini. Due anni fa volava, quest'anno era il peggiore... Stefano abbiamo un problema!
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli