Le jardin des bruits

Assoluzione

Recensione
Pubblicato il 25/05/2017 - Ultimo aggiornamento: 02/06/2017
Voto: 7/10

Le Jardin des bruits sono Tony Vivona e Simone Tilli un giardino di suoni che si può definire genericamente un ibrido tra indie rock e musica d'autore. Una formula che vive dell'alternanza tra un rock alternativo confezionato in maniera impeccabile e atmosfere più rarefatte e riflessive figlie della nostra migliore tradizione italiana cantautorale.

Il progetto del disco nasce circa tre anni fa nella testa di Tony Vivona che in sala prove registra le prime tre seminali tracce .. riff basici di chitarra e basso distorto L'unica voce possibile per quello che poi diventerà Le Jardin des Bruits è Simone Tilli.
Il progetto attuale ha visto il ritorno alla forma canzone in quanto i brani hanno strutture e melodie tipiche del mondo indie-rock americano dal quale prendono ispirazione.

Citazionista sino allo sfinimento il disco apre con un pezzo Ovunque e comunque che funge perfettamente alla sua funzione da apripista: se non fosse che ricorda in maniera mostruosa i giri di chitarra di John Spencer Blues Explosion o dei Boss Hog il singolo è davvero una bomba che crea subito quel pathos necessario per catturare l'attenzione dell'ascoltatore virale. Colpisce l'inquieta e disordinata Salvami tra il garage e il punk-rock degli Strokes o dei Libertines o le sofisticate e delicate Scatole di stelle e Come sempre tra gli episodi più pop degli stratosferici dEUS o dei nostrani Litfiba d'annata.

E' innegabile che tra le pieghe di questo lavoro si scorga una sorta di filo rosso tra le varie tracce in termini di testi che riportano sempre a contenuti e a un lessico che hanno alla base una personale crisi mistica tra la propria parte spirituale e quella materiale, tra la personale visione sacra e profana della vita, tra un storytelling di frontiera e delle atmosfere senza tempo.

Assoluzione colpisce per essere una canzone che poteva benissimo essere scritta e cantata da un Pierpaolo Capovilla in stato di semincoscienza paradossalmente senza esserne penalizzato.

Impressioni di Novembre è davvero un gran bel pezzo intimo, intenso e di una potenza espressiva travolgente con le sue splendide rarefazioni che onorano in maniera discreta ed elegante i migliori C.S.I. e tutta la tradizione indie italiana degli anni novanta. Anche la successiva Mentre fuori il giorno muore ricorda certe aree Kuntziane riproposte da Cristiano Godano e soci anche nel loro ultimo lavoro con grande successo.

Possiamo concludere questa nostra attraversata come un cavaliere solitario tra cactus, canyon, polvere e deserto tra le luci della notte e gli echi degli sciacalli pensando ai luoghi ripercorsi finora. Una fine che riconosciamo all'istante improvvisando una ballata con i nostri fantasmi figli di un'epoca che ahimè non esiste più.

 

Le jardin des bruits - Assoluzione

Le jardin des bruits

Assoluzione

Digitale, 2017, RED CAT PROMOTION
Genere: Indie , Cantautorale , Rock

Brani:

  • 1) Ovunque e Comunque
  • 2) Salvami
  • 3) Scatola di stelle
  • 4) Gesù di maggio
  • 5) Wrongsong
  • 6) Assoluzione
  • 7) Impressioni di novembre
  • 8) Mentre fuori il giorno muore
  • 9) Le jardin des bruits
  • 10) Come sempre

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