CRTVTR (Cartavetro): monografia

Posted on: 05/11/2009


Tra i vicoli di Genova "Cartavetro" è un nome famigliare, che vuol dire tante cose da tanto tempo, con tante facce che sono cambiate, ma con l`unico filo rosso di un gruppo che ha voglia di sperimentare, di percorrere sempre la via più insolita, senza rinunciare agli aspetti "carnali" e fisici del rock in quanto espressione di urgenza.

Fuori da Genova "Cartavetro" è il nome di un gruppo appena arrivato, che vanta una sola uscita, risalente ormai al lontano 2005, "Bruxia" (dal genovese, per "brucia"), pubblicato sulla prima net-label italiana, la marchigiana Anomolo Records. Di questa esperienza rimane, oltre all`amore per i suoni un po` storti, il legame con una certa scena no-copyright e copy-left, vista come moderna evoluzione e prosecuzione di un discorso più d.i.y. in senso lato.

Oggi i Cartavetro sono un trio, nuovo per 2/3, prossimo a dare alle stampe una sorta di EP del ri-esordio, prodotto grazie alla collaborazione di diverse etichette del panorama genovese e nazionale. Il titolo è We Need Time, e nel brano omonimo mette la voce un nostro beniamino: Mike Watt, dei mitici Minutemen, e ora anche basso degli Stooges.

Registrazione e mixaggio a cura di Mattia Cominotto (Meganoidi) e del suo Greenfog Studio.

Tutto ciò che la musica può insegnare all’essere umano di se stesso è tutto quello che i CRTVTR vogliono imparare della musica. L'intento può apparire pretenzioso, ce ne rendiamo conto, ma lo è solo apparentemente: si tratta semplicemente di riappropriarsi del piacere della sperimentazione,in senso ludico, che hanno i bambini mentre giocano. Lo sforzo di tenere insieme un’urgenza espressiva elementare (rock?) con una altrettanto forte esigenza di esplorazione della musica stessa.

We Need Time è un EP nervoso come se ne facevano negli anni 90. Chitarre sbilenche e sezione ritmica asciutta, voce dolente ma mai sopra le righe. Come se i Fugazi fossero ancora vicini a noi, come se domani uscisse un disco dei Firehose. Proprio Mike Watt (Minutemen e, appunto Firehose) non è rimasto immune alla musica del trio e regala la sua voce alla title-track. Ma, sia chiaro, non è il solo momento imperdibile.

Come a dire che la complessità è il contrario della sofisticazione, che la semplicità è il contrario della banalità e che la musica è un’arte performativa.

CRTVTR (Cartavetro)