TEAC CD-P800NT: lettore CD entry level ma estremamente interessante

Pubblicato il 26/02/2017 - Dernière mise à jour: 27/02/2017

Sujet: Riproduzione audio hi-fi

Torniamo ancora una volta a TEAC, Questa volta propongo un lettore CD e network: TEAC CD-P800NT.

PREMESSE

Quando TEAC mi ha proposto di recensire questo lettore, sono stato contento, perché sebbene sia un po’ vecchio è un lettore che ancora oggi risulta valido, grazie alla meccanica di ottimo livello che monta.

Il costo si aggira attorno ai 350€ ovvero un prezzo assai interessante se si è alla ricerca di un lettore CD dal prezzo accessibilissimo, ma dotato di una meccanica di qualità.

BUNDLE

Insieme al lettore CD troverete anche il controllo remoto

DESCRIZIONE

Partiamo come sempre dal link http://www.teac-audio.eu/en/products/cd-p800nt-117811.html

Il design del case è classico, anzi a giudicare dal solo design si potrebbe tranquillamente pensare ad un vecchio prodotto che oggi ha poco da dire.

Peccato infatti per il cavo di alimentazione, che è non è cambiabile, se non a patto di annullare la garanzia.

Sul frontale troviamo il piatto d’inserimento CD posto al centro, sopra allo schermo per il controllo visivo dell’unità. Alla sua destra troviamo i comandi per controllo del lettore CD e una manopola per scorrere tra le varie tracce. Alla sua sinistra vi sono: il tasto di accensione, il pulsante per scorrere tra le modalità USB, Network e Lettore CD; un connettore USB Type A; inoltre troviamo un’uscita cuffie con il suo potenziometro.

Sul retro troviamo un ingresso LAN, un ingresso USB Type A, un’uscita coassiale, un’uscita ottica ed un’uscita analogica.

Scoperchiandolo invece risalta subito una meccanica di pregio, che un tempo veniva montata sui top di gamma: una meccanica dotata di stabilizzatore e di circuito di correzione degli errori; una meccanica che in pratica dona un senso all’acquisto di un lettore CD al posto di un lettore multimediale; una meccanica che fa la differenza, che traccia in modo indelebile il confine tra ciò che è hi-fi e ciò che dell’hi-fi ne ha solo le colorate sembianze.

La meccanica da sola tuttavia non funziona, è necessaria l’esistenza di un tramite tra meccanica e resto della circuiteria, che appare di buon livello.

La sezione di conversione digitale/analogico è basata sul PCM1795, di Texas Instrument ed è ben implementata, anche se rimane abbastanza semplice.

Usiamo anche qualche parola per dire cosa legge tramite USB: chiavette, dischi esterni, iPhone e iPod.

I formati supportati sono tutti quelli necessari anche per l’alta qualità, ma non solo dato che il CD-P800 legge anche DSD fino a 5.6MHz; ovviamente il supporto a questi formati è sia tramite USB, sia tramite connessione LAN.

IMPIANTO USATO

Amplificatore finale: TA2022 in dual mono autocostruito, ANAVIEW AMS0100-2300

Amplificatore integrato: Advance Acoustic X-i125.

DAC: TEAC UD-503.

Lettore Cd: TEAC CD-P800NT.

Diffusori: Audio Nirvana 13.6 con Audio Nirvana Classic 15” Ferrite, cabinet modificato per migliori prestazioni.

Cavi: autocostruiti.

Cuffie: Shure SRH1840.

ASCOLTO

Mia moglie mi ha fatto giustamente una domanda: “Ma cosa scrivi? Insomma, non capisco alla fin fine è un lettore CD, mica un giradischi!”.

Questa domanda è estremamente interessante perché effettivamente lei è comunque appassionata di vinile… insomma in un giradischi basta cambiare il un pezzo, e cambia tutto, cosa cambia in un qualcosa che alla fin fine è solo un lettore CD?

Su un giradischi il cambia tutto è decisamente più visivo di un lettore CD, una testina diversa non solo si sente, ma si vede, così come tutto il resto. Anzi è più facile da capire, dato che è analogico. Col digitale invece si pensa che tanto tutto è uguale: un CD è un CD, viene letto otticamente etc. L’errore è proprio questo: anche un vinile è un vinile, e cosa cambierà mai tra un unipivot ed un imperniato? L’errore sta qui: nella semplificazione, nel dire che una cosa è se stessa… per fortuna direi dato che l’essere non può non essere.

Ma queste sono parole, sarà veramente così valida una vecchia meccanica di lettura, derivata da una ancor più vecchia meccanica Esoteric? (e già citando questa casa nipponica mi sembra di aver detto tutto o quasi)

Non c’è storia appena inserito nell’impianto il CD-P800NT prende a sberle tutti i lettori pari fascia, da me conosciuti, insomma, gli altri saranno descrivibili col termine “musicali”, ma questo ha decisamente più musica degli altri.

La scena è immediatamente proposta con une posizionamento preciso e tridimensionale; il CD-P800NT propone il tutto senza particolari veli, con un mix di corpo e controllo decisamente azzeccato. La dinamica segue in modo puntuale le registrazioni proponendo tutto in modo assai naturale e realistico.

Uscite analogiche o digitali? Come al solito l’uscita coassiale ha quel tocco in più, che mixando raffinatezza, dettaglio e dinamica la rendono l’uscita preferenziale per questa recensione e per chiunque abbia un DAC.

L’uscita analogica suona meglio di quella ottica, che risulta un po’ fredda e piatta nell’esecuzione; non dico insignificante, ma se potete evitarla… meglio così!

Il buon lavoro svolto dalla sezione analogica si nota nel fatto che le caratteristiche sonore vengono perfettamente mantenute, anche se manca quel tocco in più.

VIDEORECENSIONE

 

CONCLUSIONI

Non è la prima volta che mi capita di ascoltare una meccanica TEAC, e come sempre il responso è che questa casa sa fare le meccaniche di lettura in modo tale da rendere vincente anche una macchina entry level. Nello specifico il TEAC CD-P800NT non si lascia intimorire poi molto nemmeno lettori CD più costosi, tanto che sembra di fascia superiore. Perché è invece nella fascia entry level? Semplicemente TEAC non rimane ferma ad una buona meccanica, la migliora: infatti questa meccanica è stata rimpiazzata da quelle di tipo VACS e come è giusto che sia la fascia entry level viene valorizzata dalle vecchie tecnologie top di gamma.

Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Non commento spesso le foto... anzi è rarissimo, ma questa foto mi piace assai... capace di cogliere una meccanica nella sua qualità, bellezza e semplicità
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli