Urto

Upside Down

Recensione
Pubblicato il 21/08/2009
Voto: 7.5/10

Mai come in questo decennio che tra non molto volgerà al termine si era assistito ad un ritorno mondiale così massiccio e deciso del thrash metal. Il suolo italico dona il suo contributo con buone band dall’attitudine giusta e dalla voglia di suonare un genere che troppo presto è finito nel dimenticatoio negli anni 90 o è stato oggetto di eccessive manipolazioni musicali. Gli Urto dalla Sicilia sono qui a ribadirci l’importanza e la genuinità del genere sopraccitato e lo fanno con questo Upside Down, ovvero il loro album di debutto dopo la pubblicazione di Numbers, il loro primo demo del 2003.

I cinque musicisti qui coinvolti si destreggiano abbastanza bene in un stile che ricorda parecchio i Metallica di album come Master of Puppets o …And Justice for All. Sin dalla traccia posta in apertura, The Dilemma Remains, possiamo notare come i cambi di tempo e le strutture complesse siano il punto forte di una band che suona compatto e a volte si concede ad aperture un pelino più moderne o melodiche senza che ciò possa intaccare la bontà del sound. Il solismo delle chitarre su quest’album è un altro punto da apprezzare poiché è fluente, tecnico ma anche innegabilmente legato alla vecchia scuola. Le tracce in generale sono abbastanza lunghe, mostrando una maturità compositiva invidiabile. I riffs si susseguono senza sosta e se vogliamo proprio trovare un difetto in questo disco, si può solo dire che a volte le canzoni risultano un tantino simili poiché difficilmente l’alto tasso tecnico combacia con la facilità di memorizzazione dei pezzi. Solo in pochi, grandi ce la fecero da questo punto di vista.

La produzione è potente, cristallina e anche ciò contribuisce a dare un tocco un po’ più moderno alle composizioni. Certo, gli stop and go delle chitarre si fanno sentire anche se non risultano fastidiosi ma, anzi, rimandano alla fine degli anni 80/inizio 90 quando il thrash si stava evolvendo per diventare più tecnico o assimilare una buona dose di groove. Free Will State of Health, Mind-Forged Manacles e The World Upside Down si segnalano come le tracce più impulsive del disco anche se nel bel mezzo ci troviamo con l’introspettiva e moderna The Second Coming, la quale tuttavia non convince nelle partiture in blast beats con voce pulita. La chiusura del disco è affidata al groove più pronunciato di Requiem For Brainwork, dimostrando ancora una volta l’eccellente tecnica strumentale di questi ragazzi.

Certo, Upside Down non sarà un album trascendentale ma può essere tranquillamente apprezzato dai fan del thrash metal moderno. La spontaneità di gruppi del passato qui spesso e volentieri è stata soppiantata dalla tecnica, ma che importa se in fondo il prodotto è discreto e se c’è ancora qualcuno che adora suonare in questo modo.

 

Urto - Upside Down

Urto

Upside Down

Cd, 2009, Punishment 18 Records
Durata totale: 45:00

Genere: Thrash metal

Brani:

  • 1) The Dilemma Remains (06:12:00)
  • 2) Remote Control Seizure (06:28:00)
  • 3) Free Will State of Health (05:39:00)
  • 4) Mind-Forged Manacles (05:05:00)
  • 5) The Second Coming (09:20:00)
  • 6) The World Upside Down (04:49:00)
  • 7) Requiem For Brainwork (07:59:00)

Il miglior prezzo:

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Formazione

Mimmo Saladino: guitars
Francesco Gioia: bass
Giuseppe Campisi: drums
Giovanni Labita: guitars
Alessandro Olivo: vocals