Collateral Damage

Collateral Damage

Recensione
Pubblicato il 27/03/2010
Voto: 6.8/10

Al loro debutto ufficiale con questo album , i Collateral Damage da Viterbo si presentano come una band di classico heavy metal ispirato agli anni 80 e a due pilastri del genere, ovvero Iron Maiden e Judas Priest. Questo nuovo album dall’omonimo titolo si compone di otto tracce di buona fattura seppur difficilmente originali e a volte fin troppo legate a quella corrente e a quegli artisti. A volte l’ombra pesante di quei nomi aleggia in modo fin troppo evidente nel loro sound anche se vi sono degli spunti decisamente buoni.

Ad esempio, prendete l’introduzione darkeggiante di The Sin Flower ed il suo crescendo. Questa introduzione mostra già tutta la potenza strumentale e tecnica della band anche se la produzione è ancora amatoriale, essendo un album autoprodotto. Diciamo che tutti gli strumenti sono ben riconoscibili anche se a volte manca quella profondità che solo una produzione professionale può donare. Alcuni aperture tendenti al power metal sono degne di nota poiché mai pacchiane. Alcune passaggi decisamente più pesanti fanno capolino in un’oscura e di derivazione thrash nei riffs Labyrinth Of Death e il dinamismo ne giova anche se alcuni momenti fanno chiaramente trasparire l’impronta classica dell’heavy metal. Anche la title-track segue lo stesso andamento e qui le influenze dei Judas Priest si fanno veramente pesanti. Buona la base di doppia cassa in Fall Of Black Bird con alcuni ritorni allo speed mentre Light In The Dark Side si pone come una ballad dal chiaro retrogusto triste pur senza mostrare idee veramente elettrizzanti a parte la sezione solista nel mezzo. Così si arriva alla chiusura del disco con una traccia più tirata, ovvero Man of Brain. Ottimo il lavoro della batteria e dei riffs ad opera delle due chitarre con un finalmente accattivante ritornello.

I Collateral Camage si fanno apprezzare pur non essendo una rivelazione. Quello che fa “rabbia” è il fatto di trovarsi al cospetto di una band dal bagaglio tecnico invidiabile che non sfrutta completamente il suo potenziale. I presupposti ci sono, ora aspettiamo che l’originalità ed alcune idee meglio studiate possano portare i frutti sperati.

 

Collateral Damage - Collateral Damage

Collateral Damage

Collateral Damage

Cd, 2010
Genere: Heavy metal

Brani:

  • 1) The Sin Flower (05:50)
  • 2) Labyrinth Of Death (04:10)
  • 3) Collateral Damage (04:43)
  • 4) Drunk In A Bloody Rain (04:51)
  • 5) Night Holiday (04:15)
  • 6) Fall Of Black Bird (03:34)
  • 7) Light In The Dark Side (05:13)
  • 8) Man Of Brain (04:32)

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