Fabrizio De Andrè - Non al denaro,non all'amore nè al cielo

Texto de la canción "Un ottico"

Cd , 1971 , Ricordi Género: Cantautorale
Prima parte: Daltonici, presbiti, mendicanti di vista il mercante di luce, il vostro oculista, ora vuole soltanto clienti speciali che non sanno che farne di occhi normali. Non più ottico ma spacciatore di lenti per improvvisare occhi contenti, perchè le pupille abituate a copiare inventino i mondi sui quali guardare. Seguite con me questi occhi sognare, fuggire dall'orbita e non voler ritornare. Seconda parte: Primo cliente - Vedo che salgo a rubare il sole per non aver più notti, perchè non cada in reti di tramonto, l'ho chiuso nei miei occhi, e chi avrà freddo lungo il mio sguardo si dovrà scaldare. Secondo cliente - Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare. Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia. Terzo cliente - Vedo gendarmi pascolare donne chine sulla rugiada, rosse le lingue al polline dei fiori ma dov'è l'ape regina? Forse è volata ai nidi dell'aurora, forse volata, forse più non vola. Quarto cliente - Vedo gli amici ancora sulla strada, loro non hanno fretta, rubano ancora al sonno l'allegria all'alba un po' di notte: e poi la luce, luce che trasforma il mondo in un giocattolo. Faremo gli occhiali così! Faremo gli occhiali così!