LADYSOUND TELLURIC BASE

Pubblicato il 02/12/2018

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Abbiamo già parlato di Ladysound in questa occasione; quest'oggi vi scriverò di un'altro prodotto che esce dalla testa di Maurizio Gelli, fondatore dell'azienda Pistoiese.

 

Quando si parla di Hi-Fi ed Hi-End prima o poi si incappa nell'argomento “vibrazioni”. Soprattutto se si parla di giradischi questo argomento è notevolmente trattato.

I produttori di giradischi in primis cercano da sempre di creare prodotti che siano meno sensibili alle vibrazioni. I modi per ottenere ciò sono essenzialmente due, diametricalmente opposti. Il primo è quello di creare giradischi pesantissimi, il secondo è quello di creare giradischi isolati dal resto del mondo tramite molle o sistemi flottanti.

Insomma nulla di nuovo, nulla di inserito ad hoc da una frangia di acquirenti autoeletti in autoestinzione.

 

DESCRIZIONE

Ciò che è sotto gli occhi di tutti è come pochi prodotti siano autosufficienti nella riduzione ed annullamento delle vibrazione, e come quei pochi prodotti siano legati ad una fascia estremamente alta del mercato.

Ladysound non è il primo produttore di basi antivibrazioni tuttavia ha cercato di proporre una soluzione veramente assorbente delle vibrazioni che unisse l'aumento di massa col disaccoppiamento.

L'elemento fondamentale della Ladysound Telluric Base sono tuttavia i tre piedini antivibrazione ad aria. Maurizio ha giustamente pensato che un supporto del genere dovesse essere in primis facile da gonfiare; in secundis a tenuta stagna. Un mio conoscente, Pippo Basile (che purtroppo ha sempre declinato i miei inviti a scrivere qualcosa per Estatica), possiede la base da svariato tempo ed afferma che in 6 mesi i piedini sono scesi di forse 1mm. Se pensiamo che altre molle ad aria vanno gonfiate ogni 3 giorni, questo è veramente un ottimo risultato, che permette finalmente all'appassionato di essere più preoccupato della musica che ascolta, rispetto alla situazione dei piedini. Tuttavia, come scrivevo, Maurizio ha voluto adottare una soluzione che fosse semplice anche per gonfiarli: basta infatti una comunissima pompetta da bicicletta per poter regolare l'aria all'interno delle molle.

Insomma questi tre piedini sono l'anima disaccoppiante della base.

L'efficacia di questi è inoltre supportata da due ripiani... io ho ricevuto il modello con un ripiano solo, ma quello ufficiale è con due: uno inferiore in alluminio ed uno superiore in un materiale a scelta tra acciaio, cristallo e marmo. I due ripiani in acciaio portano il peso totale a circa 40Kg: questi sono infatti l'anima di aumento di massa del sistema giradischi... non so quanto pesi il cristallo, ma siamo ad un peso quasi pari a quello in acciaio, mentre per quello in marmo credo che il peso sia maggiore.

Esteticamente parlando la base è come la Multipresa 6 di cui vi ho parlato in precedenza: semplice, austera ed estremamente elegante (soprattutto col piano superiore in cristallo o in marmo).

Per il resto la costruzione è precisa, puntuale se non addirittura puntigliosa: i piedini sono composti da molte parti al fine di ottenere il risultato di cui vi parlerò nel prossimo paragrafo. Di certo l'opera di pensiero e l'opera manuale per la loro realizzazione è estremamente interessante.

 

ASCOLTO

Il problema dell'ascolto è che di fatto la base non suona, perciò si rende necessario il trovare in qualcosa che ci possa far rintracciare il miglioramento o il peggioramento dell'ascolto.

Dove la base raggiunge il suo top è in accoppiata col giradischi, che di per sé è l'elemento più sensibile alle vibrazioni esterne. Porre una base sotto questo elemento tuttavia non rende il suono più tangibile o diverso... se succedesse vuol dire che c'è per forza di cose un problema grave che deve essere risolto anche in assenza della base.

Tuttavia c'è un elemento che cambia sensibilmente al suo inserimento in ambiente controllato: la scena e la sovrapposizione dei piani sonori data da una migliora lettura dei solchi effettuata dalla punta fonorivelatrice.

Inserendo la base i piani sonori sono più articolati e definiti, grazie ad una tridimensionalità spaziale che guadagna soprattutto in larghezza e profondità. Ciò permette di ottenere una migliore disposizione degli orchestrali grazie all'aumento di focalizzazione del punto sonoro di emissione virtuale.

 

TESTS

Giustamente prima di scrivere non ho voluto affidarmi al solo udito, ma ho voluto andare a verificare quante vibrazioni togliesse effettivamente la Ladysound Telluric Base.

Accellerometro alla mano e a conti fatti su un test composto da quasi 40000 item il verdetto del calcolo è stato che la base raggiunge una media del 60% di vibrazioni attenuate... il che non è decisamente male.

 

CONCLUSIONI

Ladysound Telluric Base è una base disaccoppiante di alta qualità, ha un suo costo, ma se volete fare un upgrade definitivo per il vostro giradischi ad oggi appare come la via commerciale più funzionale e funzionante.

 

COSTI

Mi scuso se creo un paragrafo in fondo, ma siccome sono varie parti era inutile scrivere di loro prima.

I tre piedini costano 1292€, sono la parte più costosa, ma essenzialmente compongono anche il cuore del progetto.

La base inferiore in acciaio viene 185€, detto tra noi è la parte meno essenziale, perciò se volete potete anche escluderla.

La base superiore invece ha tre costi differenti:

1) quella in acciaio costa 283€, il costo maggiore rispetto a quella inferiore è dato dal fatto che questa è spessa 15mm anzicchè 8mm.

2) quella in cristallo (da 19mm) costa invece 431€.

3) quella in marmo (da 30mm) invece viene 470€.

In pratica si parla di un prezzo minimo di 1575€ e di un prezzo massimo di 1947€.

Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli