Eugenio Finardi

Roccando rollando

Revisión
Publicado el 15/03/2010
Votar: 7/10

Se vogliamo trovare un difetto in questo quinto disco di Finardi, l'ultimo per l'etichetta Cramps, è la sua frammentarietà e disomogeneità di stili. Difetto che può essere  visto parzialmente come un pregio se consideriamo la voglia di Finardi di cambiare e cercare nuove strade, sperimentando generi come il calipso in "15 bambini", il reggae di "Legalizzatela", i ritmi tribali di "Lasciati andare", ecc.
Un disco di transizione a cavallo di due album bellissimi ma estremamente distanti, come "Blitz" e "Finardi".
Da questo disco vengono estrapolati due singoli: "15 bambini / La canzone dell'acqua" e "Why love / Song fly high", inoltre proprio con il brano "15 bambini" partecipa al Festivalbar del 1979.
In questo lavoro c'è l'ironia del brano portato al Festivalbar, ci sono le tracce del difficile periodo storico di allora, dei cambiamenti, della difficoltà di presentarsi e fare concerti in un certo modo, dell'impegno sociale e "Zerbo"  ne è la testimonianza. Ci sono le canzoni dolci come "Why love".
Ci sono le sensazioni di parecchi anni fa che a volte sono coincidenti con quelle attuali. In "Paura" notiamo la ciclicità delle situazioni, visto che già nel 1979 Finardi cantava "E ho paura a uscire di sera. E ho paura. La vita è sempre più dura".
"La canzone dell'acqua" è sicuramente uno dei brani migliori di Eugenio e la sua vena dolce qua presente è quella che ritroviamo sempre più spesso nei dischi successivi. "Lasciati andare" è semplice ma efficace nel suo tentativo di farci scrollare di dosso ogni pensiero in un mantra dal sapore ipnotico.
I pensieri rivolti al sociale ritornano in "Legalizzatela". Il  secondo brano in inglese, "Song fly high" è un rock in cui si respira l'America e le sue radici. Chiude "Ridendo scherzando", quasi un divertimento, in cui viene canticchiato quel "Roccando e rollando, ridendo scherzando, roccando e rollando ci stiamo aiutando " che dà il titolo al disco.

Dopo questo lavoro Finardi abbandona Milano e le sue tensioni sociali, con le quali probabilmente non riusciva più a convivere e si sposta a Carimate.
Ultima nota per l'originale copertina, il cui fotomontaggio anche a distanza di anni, continua ad apparire ironico e particolare. Il libretto interno invece è ridotto all'osso, perché troviamo un unico foglio ripiegato in cui mancano i testi... peccato.

Eugenio Finardi - Roccando rollando

Eugenio Finardi

Roccando rollando

Cd, 1979, Philips

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