Bona Head

Keys for healing

Recensione
Pubblicato il 07/10/2016
Voto: 7.5/10

Roberto Bonazzoli alias Bona Head si riaffaccia sulla scena musicale con Keys for Healing il nuovo lavoro dato alle stampe dopo un periodo di silenzio lungo quattro anni. Subito appare evidente un maggior equilibrio nella stesura delle melodie e un impatto diretto sull'ascoltatore da rendere davvero accogliente quel sentimento invernale di fondo che avvolge l'anima dell'interlocutore come la neve che cade su una grande distesa pianeggiante. Il marchio di fabbrica è il sentimento e il taglio onirico elevato a mediatore spirituale che ci restituisce il meglio di quanto già apprezzato in passato del cantautore cremonese, ma regalandoci in più un'emotività e un lirismo etereo di altri tempi. Emozioni che cambiano pelle rapidamente arrivando persino a sporcarsi le mani con un' impulsività inedita al suo repertorio. Il risultato complessivo è un album più maturo, ma soprattutto un lavoro dove i picchi di teatrale melo-drammaticità fanno posto a testi ermetici, ma ricchi di pathos e a un impianto stilistico rodato e più seducente. Riverberi di new wave sono presenti ad esempio nella traccia Yerning, mentre nella successiva Swimming in the sea of Apathy scopriamo addirittura delle influenze rock prima di vedere il suono sciogliersi nel consolidato romanticismo fatalista. In tutto ciò pare chiara l'intenzione di costruire una nuova transizione fatta di piccole sfumature inedite con l'introduzione di una chitarra lieve o con l'immersione nel subconscio umano di nuovi temi orchestrali. Non basta più ammirare e contemplare la voce interiore: in questa nuova avventura Bona Head ci dimostra una lenta, ma continua progressione da un punto di vista della forma canzone e una coralità di approccio stilistico figlio, probabilmente di una cultura musicale al di fuori della media. Si consolida con il passare dei brani la sensazione di essere di fronte a un concept album. La trama della narrazione ha nell'estetica una congeniale chiave di lettura per lo sviluppo di tutta quella personale tensione ispiratrice trasmessa poi nelle singole tracce. Poetic of the Epilogue sta lì a dimostrare come la creatività può trascinare la propria voluta indolenza malinconica sino ad un perfetto connubio tra stacco e sfumature manieriste. La strumentale Everything in a part è una composizione dove l'autore con poche note riesce perfettamente a cullare la nostra voglia di intimità nel silenzio della nostra solitudine. Somehow è invece il piccolo capolavoro pop che con le sue progressioni armoniche rimane il pezzo più spendibile per accompagnare l'ascoltatore in queste ennesime landscapes dai toni desolati. Non dobbiamo dimenticare alcune sfilacciature lungo tutto il disco che tolgono un po' di compattezza al risultato complessivo. Rimane comunque il fascino ondeggiante dei synth a ribadire ancora una volta la produzione eccelsa di questo cantautore.

Bona Head - Keys for healing

Bona Head

Keys for healing

Cd, 2016, Autoproduzione
Genere: Dream pop , Electro-pop , Indie

Brani:

  • 1) Written on water
  • 2) Cosmic void
  • 3) Yearning
  • 4) Swimming In The Sea Of Apathy
  • 5) Somehow
  • 6) Poetics Of The Epilogue
  • 7) Everything In a Part
  • 8) Climax
  • 9) The Coward's Relief
  • 10) Peddling Delicacy
  • 11) Non-V

Il miglior prezzo: