Colore perfetto: Interview sur 01/12/2008

Posté le: 01/12/2008


I "Colore Perfetto", hanno un bel nome e l'uscita del loro primo lavoro "Il debutto" fa ben sperare. Li abbiamo intervistati in un periodo in cui sono in tour con Moltheni.

Cosa è cambiato dal primo demo "Sospesi" del 2006, all'uscita di questo primo cd?

Sono cambiate molte cose, la maturità e la possibilità di entrare a far parte di un circuito interessante sono i primi benefici che possiamo già riscontrare. In questi 2 anni abbiamo lavorato sodo e fatto scelte spesso difficili: vedere adesso che le strade prese ci hanno portato ad un primo traguardo importante, ci da molta energia per il futuro.

Parlateci dell'esperienza con la vostra prima etichetta, la "Tempesta Dischi".

Ci siamo avventurati da soli nell'esperienza della registrazione, forti del profondo legame nato con Umberto Giardini, in arte Moltheni; solo dopo, quando già avevamo in mano il disco, siamo entrati in contatto con "LA TEMPESTA". Tutto è nato tramite un invito all'ascolto utilizzondo il myspace, che si è rivelato uno strumento utilissimo sopratutto per realtà un pò fuori dal circuito come siamo noi; Enrico Moltheni (bassista dei TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI che fanno capo all etichetta) ha apprezzato sin da subito il progetto,arricchito dalla collaborazione con Umberto, e devo dire che il lavoro che stanno svolgendo sotto il profilo della promozione è di grande importanza per noi.

Il risultato finale del cd è come ve lo eravate immaginato nella mente? Oppure lo studio e i suggerimenti delle persone che vi stavano intorno lo hanno in qualche modo reso diverso?

Speravamo molto di fare quello che poi abbiamo fatto. Sapevamo di avere dei buoni pezzi, già lavorati in una pre-produzione fatta nella nostra sala prove, ma sapevamo anche che ci serviva l'orecchio esperto di chi fa questo lavoro e sa farlo bene; è grazie ad Umberto che siamo entrati in contatto con l ALPHA DEPT e con GIACOMO FIORENZA. Devo dire che è stato determinante il suo contributo sotto il profilo stilistico e degli arrangiamenti, la produzione artistica ha la sua firma, in più il lavoro ha goduto della supervisione di Umberto, quindi sicuramente un ottimo gruppo di lavoro.

Il brano "Un giorno qualunque", è nato dalla vostra collaborazione con Umberto Giardini (in arte Moltheni). Come è avvenuta, vi siete ritrovati fisicamente tutti assieme, o la collaborazione è avvenuta a distanza?

Abbiamo conosciuto Umberto circa un anno fà,aprendo una sua data nel perugino;è stato realmente amore a prima vista... Ci ha promesso la possibilità di fare un pezzo insieme e così è stato; in un giorno qualunque, a bologna, siamo riusciti a mettere la musica su uno splendido testo scritto da Umberto, in poco più di una mattina di prove.

Sempre nello stesso brano, mi ha un po' "turbato" il pezzo di testo in cui canti "bello come nell'attimo in cui l'ago punge la vena impaziente", più che altro perché a sentirlo dall'esterno sembra un po' fuori sintonia con il resto del testo.

A questa domanda dovrebbe rispondere Umberto,dato che è lui l'autore del testo.

Nei vostri brani ho notato fonti ispirative diversificate (da Battisti ai Massimo Volume), che rendono in qualche modo variegato il vostro primo lavoro, pur nella sua unitarietà generale. Quanto pesano secondo voi le influenze nel vostro esordio?

Le influenze musicali hanno sempre un grande peso sulla composizione. I colore perfetto hanno un'età compresa tra i 26 e i 36 anni,e questo ci porta ad avere ascolti variegati. Amiamo gli anni '60\'70 per la loro autenticità musicale, ma siamo molto affascinati anche dalle sonorità più moderne; certamente nella nostra musica c'è un mix di generi che passa anche per il cantautorato italiano.

Interessante il discorso sull'età, in effetti credo che questo range di 10 anni tra i vari componenti, possa portare a dei benefici molto positivi a livello di influenze...

I vostri testi sono intrisi di malinconia, è una sensazione che fa parte della vostra vita di tutti i giorni, oppure la riversate in modo catartico nella musica?

Sinceramente l'abbinamento testo musia è cosa che lasciamo fluire molto spontanea: non saprei dirti se sono le melodie ad ispirare i testi o il contrario,certo è che in modalità prevalentemente minori come le nostre, l atmosfera che si crea ispira più la malinconia che la gioia, ma ti ripeto che il tutto gode di profonda autenticità, viviamo quello che cantiamo.

Come stano andando gli appuntamenti dal vivo? Vi piace andare in giro, o prediligete il lavoro in studio?

L esperienza che stiamo facendo in tour con Moltheni e bellissima,suonare davanti a tanta gente in club storici è un opportunita preziosa. In piu, il nostro chitarrista Alessandro Fioroni, sta suonando anche nei live di Umberto, quindi si è creato uno spettacolo unito,molto in sintonia. A gennaio partiranno le prime date "Colore Perfetto" e credo che dopo questa esperienza fatta con Moltheni avremo molta energia in più sul palco,non vediamo l'ora!!!

Cosa vi piace e cosa no del mondo musicale vissuto dalla parte degli artisti?

Suonare in giro è bellissimo, conosci gente, trasmetti e assorbi positività, è veramente quello che vogliamo fare. Purtroppo c'è da dire che è molto dura, soprattutto in Italia; i tempi non sono splendidi dal punto di vista economico e vivere di musica è sempre più difficile, ce ne stiamo rendendo conto proprio con Umberto che, pur essendo un artista conosciuto non potrebbe vivere forse di sola musica. Questi anni faranno una grande selezione, speriamo che possa resistere chi ama veramente la musica.

Progetti per il futuro?

SUONARE,SUONARE e SUONARE.